Una bella risata per vincere lo stress!
Moltissime ricerche scientifiche hanno dimostrato come Il buonumore abbia effetti molto positivi sulla nostra salute, sia un’ottima medicina contro lo stress e migliori la qualità della vita.
Una puntata della trasmissione “Il flauto di Pan” , che conduco su Radio Evolution è dedicata proprio a scoprire quali sono i benefici fisici e mentali di una sana, spontanea risata. Sembra quasi incredibile ma spesso è sufficiente una bella risata per vincere lo stress!
“La medicina non è divertente, ma c’è molta medicina nel divertimento”.
L. e M. Cowan
La vita è seria, certo: proprio per questo dobbiamo imparare a sdrammatizzare, a ironizzare, a prenderci meno sul serio, a sorridere e a ridere (a ridere in modo saggio, non in modo sciocco!).
Ridere fa bene, perché ha effetti benefici sul corpo, aumenta le difese immunitarie, permette il rilascio di endorfine, che sono oppioidi endogeni, con effetto antidolorifico, calmante, euforizzante e immunostimolante.
Una disposizione positiva della mente è il prerequisito di una buona salute.
“Una grassa risata, suffragata da pensieri positivi, migliora l’equilibrio tra simpatico e parasimpatico, provoca la distensione della muscolatura volontaria e involontaria, ferma lo stato d’ansia, rallenta il battito cardiaco e riossigena completamente l’organismo, sveglia la mente e le emozioni, fino a che la persona è in grado di ritrovare la voglia di vivere”.
In ogni corte degli imperatori e dei re c’era sempre un giullare, che aveva il compito di impedire alla corte di diventare eccessivamente seria e di mantenere nella reggia l’allegria, la leggerezza. È stata una grande intuizione: in realtà, il giullare era uno degli uomini più saggi dell’epoca, perché aveva un compito fondamentale e non certo facile.
Il riso è anche uno strumento creativo, contro le abitudini mentali: una forza destrutturante, un’energia creativa e vitale; uno strumento che ci permette di uscire dalla routine, di “deserializzare” i nostri giorni, di rendere ogni giornata un po’ diversa dalla precedente.
“Troppo spesso la nostra vita è legata alla seriosità dell’essere. I doveri, gli obblighi, i precetti, siano essi d’ordine sociale o autoprodotti, assorbono la nostra attenzione, la nostra tensione a vivere, le cure, il tempo della nostra permanenza sul pianeta terra. Anche quando ci divertiamo (dal latino de-vertere, pensare ad altro), lo facciamo per obbligo sociale, oppure per scaricarci, cioè farci assorbire da qualche altro interesse, non meramente contingente, cioè economico. Si tratta sempre di un fuggire da, pensare ad altro, sottintendendo che è comunque quell’altro la cosa più importante per noi, per tutti. Spesso, però, è vero il contrario e non ce lo confessiamo. Più spesso ancora, la vita quotidiana seria è insopportabile, causa di angosce, nevrosi, malattie”.
Capita di ridere anche quando si crea una carica insostenibile di ansia e tensione: succede di scoppiare a ridere nelle situazioni meno opportune. Ridendo, ci liberiamo di un’energia psichica che si è accumulata dentro di noi: ci sfoghiamo, stiamo meglio e alleggeriamo la tensione.
Il senso dell’umorismo ci rivela che non ci prendiamo più troppo sul serio, che abbiamo rinunciato all’idea di tenere tutto sotto controllo e di essere perfetti: diventiamo dunque più flessibili, elastici con noi stessi e di riflesso con gli altri. Imprevisti, gaffe, malintesi, imbranataggini, brutte figure, limiti possono divenire un’inesauribile fonte d’umorismo: tanti personaggi pubblici ne hanno fatto la loro caratteristica e ci hanno costruito sopra una carriera. L’autoironia è una fonte inesauribile di leggerezza della vita.
Vi siete accorti che ridere è qualcosa di estremamente serio? La sana ironia è in grado di smussare le asperità dell’esistenza e addolcirne le inevitabili amarezze.
“Beati quelli che sapranno ridere di se stessi, perché si divertiranno moltissimo”. Non ricordo chi lo disse, ma è una sacrosanta verità! Prendiamone spunto e non lasciamoci perdere nessuna occasione per prenderci meno sul serio e farci una bella risata! L’ansia è contagiosa, ma anche i sorrisi e il buonumore. In fondo, come diceva Mark Twain, è “inutile prendere sul serio la vita, tanto non se ne esce vivi…”.
Tratto dal libro “Vincere l’ansia”, pag. 146-148. Per ordinalo clicca QUI
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