perfezione

Le trappole della perfezione

Le trappole della perfezione
Occhio! Sì perché non è che possiamo serenamente ritenerci arrivati solamente perché abbiamo perfettamente intoiettato tutti gli stilemi e i modelli dei nostri personaggi di riferimento!
Cosa vuol dire? Hai mai visto qualcuno che ha fatto le prime due lezioni di pugilato o di una qualche arte marziale che si atteggia come se fosse già un veterano?
Che ti parla come se avesse calcato il ring da decenni e ne conoscesse tutti i segreti?
Che si porta in giro con quella ostentata sicumera che solo a guardarla ti fa sentire un’emerita nullità nello scenario della vita di fronte a cotanto personaggio di successo?
Ecco, in un certo senso queste sono le trappole della perfezione. Sono quei tranelli in cui cadiamo nel momento in cui ci convinciamo di essere arrivati da qualche parte, nel momento in cui dirigiamo tutta la nostra attenzione alla costruzione di un noi stessi che ci convinciamo essere quello migliore perché, nella nostra testa, rispetta tutti i canoni di perfezione che ci siamo sempre imposti o che abbiamo sempre riconosciuto negli altri…
E, fatalmente, quei canoni diventano delle barriere, delle armature dalle quali, poi, facciamo moltissima fatica a liberarci.
Trappole che la nostra testa ci convince a tendere a noi stessi: sì perché ci dice e ci fa credere in maniera del tutto acritica, cioè senza che siano mai messe in discussione queste certezze e senza consapevolezza, che questa, quella che ci siamo creati in laboratorio, sia la perfezione a cui abbiamo tanto agognato, che questo sia esattamente com’è meglio per noi essere, com’è giusto per noi essere e da lì cominciamo ad indossare questa armatura in ogni luogo, in ogni situazione e con ogni persona. Sì perché io sono una persona sensibile, quindi… Sì perché io sono un uomo forte, quindi… Sì perché io sono un tipo comprensivo, quindi… E dietro quel quindi appaiono una serie di bestialità condite da conseguenze necessarie che dicono che quella sensibilità, quella forza, quella comprensione le abbiamo conosciute solo ed esclusivamente con la testa, raramente ci siamo scoperti applicarle veramente nelle diverse situazioni senza presupposti di sorta.
Crediamo, ci convinciamo di essere sensibili, forti, comprensivi, ma di cosa significhi questo in concreto, dentro di noi, in tutte le sfumature che questo implichi, non ne sappiamo meno di niente. Piccoli uomini con grandissimi cappelli.
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