
Un no è un no! come gestire le regole e trasmetterle ai bambini
La situazione in cui un genitore si trova più in difficoltà fin dai primissimi mesi di vita del suo bambino è quando sa di dover dire “NO” e teme di farlo per timore di ferirlo.
Tuttavia sappiamo da anni di ricerche in psicopedagogia e psicologia dello sviluppo, come il “NO” sia uno strumento fondamentale nell’educazione di un figlio. In realtà sono proprio le piccole frustrazioni che aiutano ogni bambino a crescere. Si tratta però di piccole frustrazioni motivate, purché siano efficaci e di conseguenza utili a comprendere il senso del limite e dell’attesa, il significato di confine tra il me e il non-me, tra l’Io e il mondo esterno. La motivazione nutre la mente del bambino, lo aiuta ad elaborare il mondo delle emozioni a comprendere ciò che accade dentro e fuori di lui. Dire “No” nelle sue varie forme, significa essenzialmente stabilire una distanza tra un desiderio e la sua soddisfazione.
Imparare a dire dei “NO” fermi, sereni, intelligenti e motivati dall’amore per la sana crescita dei propri bambini significa allenarli al “principio della realtà”, prima che la realtà stessa sia per loro una palestra troppo dura.
Una conferenza di vitale importanza e di grande interesse per l’educazione dell’infanzia.
CONFERENZA AD INGRESSO LIBERO. Rivolta ai genitori e docenti della scuola dell’infanzia e primaria